All'interno del progetto "Legami di giustizia, educazione alla responsabilità e alla cittadinanza attiva", alcuni alunni delle classi 1DE, 2 DE, 3 AE dell'ITCG "Niccolini" e alcuni alunni delle classi 1A e 2A dell'ITIS "Santucci" hanno partecipato al Campo di Formazione e impegno di E!Estate Liberi a Castel Volturno (CE) dal 22 maggio al 24 maggio 2019.
Gli studenti Armani Giulio, Lapo Galli, Bachi Giovanni, Bracci Tommaso, Franchi Tommaso, Gianmarco Bertelli, Piras Davide, Chiarugi Camilla, Naso Norma, Romboli MAttia, Donati Davide, Carai
Valentina, Zagaglia Francesco, Senesi Giorgia,Consoloni Daio, Cona Xavier, Serre Jacopo, Rocchi Giada, Pardera Mattia, Zito Lorenzo, Kevin Balbuena, David Dedaj sono stati accompagnati dai docenti Alessandro Togoli, Rosaria Anghelone, Carla Usai e Giuseppe Rainone.
E!State Liberi! Campi di impegno e formazione sui beni confiscati è un progetto dell'Associazione Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell'antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, attraverso un'esperienza di vita di campo.
Gli studenti e le studentesse del Niccolini e del Santucci hanno vissuto quest'esperienza con la Cooperativa Sociale "Esperanto" di Castel Volturno (Ce), lavorando sul terreno confiscato alla camorra nel Comune di Cancello ed Arnone (CE), con cui la Cooperativa aderisce al progetto di agricoltura sociale “La buona Terra, dalle Passate al Futuro”, bene confiscato intitolato alla memoria di Michele Landa, vittima innocente della camorra e, a poco più di cento passi dalla tristemente nota “piazza degli schiavi” di Villa Literno.
Inoltre, durante l'esperienza campana, i partecipanti hanno visitato il caseificio della cooperativa sociale “Le Terre di don Peppe Diana – Libera Terra”. Un luogo importante, simbolo di riscatto culturale, sociale ed economico del territorio casertano e dei suoi valori, a partire dalla produzione di mozzarella di bufala campana DOP sui terreni confiscati alla criminalità organizzata, con tecnologie produttive innovative e fonti di energia rinnovabili.