Don Ciotti “prega” i ragazzi di essere forza vitale in società
Ancora grandi risultati da parte degli studenti dell’ITCG “F. Niccolini” di Volterra. Mercoledì 6 dicembre al Teatro Persio Flacco di Volterra, in occasione della premiazione del concorso “Cosa aiuta o non aiuta a restare umani nella nostra società”, i ragazzi dell'istituto volterrano hanno incontrato don Luigi Ciotti. Il concorso, indetto lo scorso anno da l’Araldo e Toscanaoggi, ha decretato i vincitori: Armand Lala e Martina Lippi hanno ottenuto il primo e terzo posto, mentre Edoardo Bertucci, pur non rientrando tra i primi tre classificati, ha ricevuto un attestato di merito
Gli altri studenti premiati sono stati: Lucrezia Guidi del Liceo Fermi di Cecina, 2° classificato e, tra i ragazzi che hanno ottenuto la menzione, Martina Manetti del Liceo Carducci di Volterra e Margherita Freidhof del Liceo artistico di Volterra.
La consegna dei premi e degli attestati è giunta alla fine della manifestazione che ha visto come protagonista don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, contro le tossicodipendenze e dell’Associazione Libera, contro i soprusi delle mafie.
Alle ore 10.30, davanti ad una platea di studenti dei due istituti superiori di Volterra, Niccolini e Carducci, del Santucci di Pomarance e dai ragazzi del Fermi e del Marco Polo di Cecina, è iniziata la manifestazione, alla presenza del Sindaco e dell’Assessore all’istruzione del Comune di Volterra, del Vescovo di Volterra, Monsignor Silvani, dei responsabili di Toscanaoggi e dell’Araldo, promotori del concorso.
Temi portanti dell’intera manifestazione l’umanità, il rispetto, la responsabilità, la condivisione, di cui ha ampiamente parlato don Ciotti. Non a caso la premiazione è stata inserita all’interno della conferenza, dal titolo “Uomini si nasce, umani si diventa”, durante ala quale don Ciotti ha catalizzato l’attenzione di tutto il pubblico presente in sala e nei palchi del teatro. I giovani spettatori, dal momento in cui don Ciotti è salito sul palco fino alla conclusione del suo intervento, hanno ascoltato in religioso silenzio, attenti a quanto l’uomo e il religioso raccontava e raccomandava. In realtà, la sua, è stata una vera e propria preghiera rivolta a tutti i presenti, una raccomandazione forte e sentita perché il singolo individuo si adoperi per liberare se stesso e gli altri dai tanti gioghi che rendono la nostra società schiava.
Ripercorrendo tutta la sua storia e il suo commino umano e religioso, don Ciotti ha avuto parole durissime contro coloro che delegano, che vivono nell’indifferenza e nella rassegnazione, elogiando chi, invece, affronta la realtà e si pone in prima linea per capire, aiutare, conoscere e, attraverso la conoscenza, intraprendere la via del cambiamento. “Occorre – ha detto Ciotti – lottare insieme contro la povertà della società che non è solo materiale e culturale ma anche relazionale, creando un NOI che rappresenta la forza vitale della società; viceversa rimarranno tanti egoismi e individualismi che ci impoveriranno ulteriormente”.
Volterra, 05/12/2017
Responsabile della comunicazione
ITCG “F. Niccolini” Volterra