Il prof. Roberto Veracini tra i 100 poeti più importanti del Mediterraneo
Tra i cento poeti più importanti del Mediterraneo, e tra i nove italiani, c'è anche il prof. Roberto Veracini, insegnante di lettere presso il nostro Istituto. A sostenerlo è nientemeno che Gallimard, la prestigiosa casa editrice francese che ha dato alle stampe la corposa antologia "Les poètes de
Dal mondo arabo a quello greco, da Israele al Portogallo una rosa di autori nazione per nazione sono stati chiamati a rappresentare la poesia di oggi con alcune liriche edite in testo bilingue (lingua originale e francese). Tra i nove italiani - insieme a Giuseppe Conte e Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti e Milo De Angelis - c'è anche il prof. Veracini, molto conosciuto a Volterra sia per il suo lavoro di che per la sua attività poetica e letteraria (è presidente e fondatore del "Premio Ultima Frontiera", intitolato all'ultimo Cassola). Tra le cinque poesie edite da Gallimard è inserita infatti anche quella dedicata a Volterra "La città nave", pubblicata per la prima volta nel 2001 nella raccolta "Epifanie dell'angelo". "Per arrivare a Volterra occorrono mille miglia di querce, sassi a tramontana...". La felice immagine è incastonata tra quattro liriche, tutte tradotte in francese nel 2006, quando "Epifanie dell'angelo" uscì in Francia per i tipi dell'Archange Minotuare tradotto dallo scrittore Bernard Vanel. L'opera, accompagnata dai disegni del pittore di Montescudaio Stefano Tonelli, procurò a Veracini la notorietà oltralpe, complice anche il lancio del libro alla trasmissione di Radio France "Poésie sur parole", che gli dedicò un'intera puntata grazie al giudizio entusiasta del conduttore André Velter, e ad una recensione favorevole del libro su "Le Monde". Proprio Velter ha invitato il poeta tra i nove italiani nell'opera da lui diretta per conto di Gallimard, curata da Eglal Errera con la prefazione di Yves Bonnefoy, uno dei maggiori poeti viventi. «Sono soddisfatto e sorpreso allo stesso tempo», commenta il prof. Veracini, che esordì nel 1985 con la raccolta "La ragazza in bianco".
Fonte: il Tirreno, 9 marzo 2011, Federica Lessi