Nuova esperienza Erasmus+ degli studenti dell’ITCG “F. Niccolini” di Volterra. Dal 16 al 20 maggio u.s. giornate assai impegnative e piene di emozioni grazie all’opportunità offerta dalla scuola di prendere parte al progetto Erasmus+ in Polonia, nella cittadina di Bilgoraj.
Il progetto, contro il bullismo e cyberbullismo, ha visto studenti e docenti italiani, polacchi, turchi, rumeni e spagnoli al lavoro per discutere, lavorare confrontarsi. Accompagnati dai Proff. Alessandro Salvini e Nuccio Osso, gli studenti Antonio di Spirito, Dario Guerrieri, Davide Perazzolo, Carlotta Baragatti e Valerio Vagheggini hanno potuto visitare i campi di Auschwitz-Birkenau e le cittadine di Zamosc e Lublino.
Ecco le loro dirette testimonianze:
“Erasmus non è solo partire, volare e divertirsi”, dice Antonio di Spirito, “Per me è stata un’esperienza di vita forte e indimenticabile che mi ha fatto crescere molto regalandomi forti emozioni. Si è rivelata molto sorprendente ed entusiasmante sotto diversi punti di vista: vivere nuove realtà, confrontarsi con nuove culture e persone di altre nazionalità, abitare, anche se per un breve periodo, in case non nostre è voluto dire adattarsi a quelle famiglie condividendo le loro usanze. Anche noi abbiamo contribuito, nel periodo in questione, a fornire informazioni sulla nostra cultura e modo di vivere. Per quanto mi riguarda, ho avuto la sensazione che chi mi ha ospitato è rimasto entusiasta e non posso fare a meno di affermare di aver lasciato un pizzico di cuore in quella splendida famiglia. Riassumendo, secondo me, “erasmus” è sinonimo di amicizia, unione, condivisione e perché no affetto.
In soli quattro giorni sono riuscito ad instaurare bellissimi rapporti: ho conosciuto persone fantastiche, disponibili e che si sono adoperate in modo eccezionale per farci vivere questa esperienza nel migliore dei modi. A volte, questo progetto viene visto come una vacanza o una gita; non è assolutamente così. In questi giorni abbiamo visitato luoghi di grande importanza per la nostra storia come Auschwitz e Birkenau, abbiamo studiato ed analizzato un caso riguardante il bullismo e cyberbullismo, in particolare il suicidio di Carolina Picchio risalente al 2013. Infine, per dare valore al nostro lavoro, lo abbiamo presentato a studenti e professori per sensibilizzare su questa tematica. Ogni erasmus e ogni progetto ha uno scopo, un fine e un obiettivo da raggiungere. Il tema principale di questo era “l’autostima”. Per tale motivo, è stato importante notare quanto sia importante questo valore in ogni soggetto: è fondamentale per vivere meglio, per relazionarsi con gli altri e per apprezzare se stessi. Allo stesso tempo, erasmus è stato anche divertimento: abbiamo fatto molti giochi e abbiamo visitato una bellissima città, Zamosc. L’ultimo giorno siamo stati nella scuola dei nostri ospiti, mi ha sorpreso molto; grande, moderna e molto attrezzata. Non mi aspettavo tutto ciò. Durante il mio soggiorno, nonostante la lingua molto difficile, ho imparato diverse parole in polacco come Dziękuję (grazie) e Dzień dobry (buongiorno). Ho apprezzato molto la scelta di fare questa esperienza non in una grande città come Varsavia o Cracovia ma in piccole realtà. Ciò ci ha permesso veramente di comprendere le usanze delle famiglie e la vita, spesso anche difficoltosa. Io, per esempio, mi trovavo in un villaggio rurale di circa mille persone. La decisione è stata molto interessante ed azzeccata. Il viaggio in Polonia è coinciso con la mia prima esperienza in aereo, altro motivo per il quale sarà un qualcosa che mi rimarrà dentro per sempre. Per concludere, voglio ringraziare la scuola e in particolare i prof. che ci hanno accompagnato, Osso e Salvini, per avermi dato questa opportunità di vita. Sono stati disponibili, attenti e vicini alle nostre esigenze.”
Davide Perazzolo aggiunge: “Il vero scopo di questo viaggio è vivere una vera e propria esperienza nelle famiglie dei ragazzi ospitanti, conoscendo culture, usanze e tradizioni locali.
E’ stata una bella esperienza, ho conosciuto il loro modo di vivere che, apparte il mangiare, è simile a quello italiano.
Grande emozione quando abbiamo visitato il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, vedere di persona ciò che avevo solo letto sui libri è stato impressionante e calpestare quel terreno dove circa 75 anni fa si è consumata una delle pagine più tristi del secolo scorso fa venire i brividi.
Bellissima la città di Zamosc che con le sue origini medievali e con la sua architettura rinascimentale, pressoché intatta, ci porta con la mente a capire come poteva essere la Polonia in epoche passate.
Mi ha colpito molto anche la loro scuola, dotata di apparecchi tecnologici all’avanguardia e strutture moderne con all’interno la possibilità di vari indirizzi di studio.
La popolazione è molto accogliente e ospitale e personalmente mi sento di consigliare chi volesse visitare la Polonia, oltre alle classiche mete turistiche, di ritagliarsi del tempo anche per visitare queste città meno conosciute ma più vere ed ugualmente belle.”
“Da questa esperienza, oltre ad avere visitato un altro paese e averne visto le bellezze naturali ed urbane, ho conosciuto molte persone di nazionalità diverse e ho imparato le abitudini, le usanze, i cibi ed i modi di fare di esse. Anche il tema trattato penso che sia stato molto efficace e informativo. In conclusione, io penso che questo Erasmus sia stato meraviglioso sia per le località visitate ma anche per le amicizie che si sono formate tra i vari paesi coinvolti.” Conclude Valerio Vagheggini.
Volterra, 23 maggio 2023
Responsabile della comunicazione
ITCG “F. Niccolini” Volterra